ESG e investimenti settoriali 

Comunicazione di marketing

L'applicazione di un filtro ESG a un ETF settoriale potrebbe aiutare gli investitori a ridurre il rischio e potenziare i rendimenti, migliorando al contempo i punteggi ESG e di intensità di carbonio.

I settori di investimento raggruppano le società per tipologia di attività e molti investitori utilizzano i fondi settoriali per gestire il rischio e diversificare i portafogli azionari. 

Se un approccio settoriale può aiutare gli investitori ad aggiustare le posizioni in portafoglio in base delle proprie view macroeconomiche, obiettivi d'investimento e tolleranza al rischio, scegliere di implementare tale approccio attraverso gli ETF settoriali ESG consente di beneficiare dei vantaggi degli ETF, quali la flessibilità e l’efficienza in termini di costi, ottenendo anche un potenziale miglioramento dal punto di vista del profilo ESG.

Cosa sono i settori?

•    Un portafoglio coerente o un “mini universo” di titoli di società che operano nello stesso ramo di attività;
•    Le azioni appartenenti allo stesso settore condividono verosimilmente modelli di performance simili, avendo un’esposizione similare ai cicli macroeconomici;
•    Diversificazione1 integrata: gli investimenti settoriali potrebbero ridurre significativamente i rischi specifici (cioè i rischi derivanti da fattori specifici della società all'interno del portafoglio) rispetto all’investimento in un singolo titolo;
•    Bassa correlazione tra i rendimenti di diversi settori in funzione del posizionamento lungo la catena del valore e dell’esposizione in diversi campi di attività;

•    Guardando alla performance dei settori dal 20112, quando si parla di allocazione settoriale in un'esposizione azionaria, distinguere tra settori ciclici e difensivi può rivelarsi uno strumento utile:
•    I settori ciclici (p.es. beni voluttuari, materiali) in genere tendono ad avere performance migliori nei periodi di espansione economica e stabilità finanziaria.
•    I settori difensivi (p.es. beni di prima necessità, sanità) in genere realizzano performance migliori nei periodi di contrazione economica e volatilità finanziaria.

Navigare attraverso i cicli economici

Possiamo illustrare l’esposizione dei settori al ciclo economico utilizzando gli indicatori fondamentali della crescita economica e dell’inflazione (v. figura).

Anticipando l’evoluzione del ciclo economico, gli investitori che adottano un approccio settoriale possono aggiustare i pesi in portafoglio per cogliere le variazioni di valutazione tra i settori.

Graph - ESG sectors IT

                                                                                           Fonte: Amundi, luglio 2023

Aggiustare l’esposizione al rischio

I modelli di portafoglio 60/40, che investono il 60% in azioni e il 40% in obbligazioni, sono ormai sdoganati. Tale approccio è pensato per tentare di beneficiare del potenziale di rialzo dei mercati azionari, proteggersi al contempo dal rischio di ribasso attraverso la diversificazione data dalle obbligazioni.           

Nel 2022 le cose non sono però andate secondo i piani per le strategie 60/40. Al calo dell’azionario ha corrisposto anche il ribasso dell’obbligazionario. Per quanto il modello non abbia funzionato bene nel 2022, negli ultimi decenni ha però generato costantemente rendimenti aggiustati per il rischio interessanti. Non c’è ragione, quindi, di abbandonare completamente un modello che ha ottenuto risultati positivi per molti anni. Dunque, com’è possibile migliorarlo?  

Una delle risposte potrebbe essere l’adozione di un approccio più attivo, utilizzando esposizioni azionarie settoriali. In questo modo è possibile mantenere un peso del 60% in azioni, utilizzando gli ETF settoriali per sovrappesare i settori che hanno maggiori probabilità di essere resilienti, e sottopesare quelli che potrebbero avere un andamento negativo in una determinata fase del ciclo economico. Una strategia di allocazione settoriale flessibile, attuata mediante ETF settoriali, potrebbe aiutare ad attutire i ribassi durante le flessioni del mercato.

Un portafoglio ESG, con pochi compromessi

Indipendentemente dal fatto che la decisione si basi sui fondamentali, sui fattori macroeconomici o sul momentum, gli ETF settoriali sono flessibili ed efficienti in termini di costo e consentono di implementare rapidamente la propria strategia di investimento.

L'aggiunta di un approccio ESG a quello settoriale potrebbe rivelarsi ulteriormente vantaggioso rispetto a un approccio non ESG. Prendendo ad esempio i titoli azionari globali, la nostra ricerca dimostra che l'adozione di un approccio settoriale ESG, anziché utilizzare settori globali convenzionali, consente un miglioramento del 10% del punteggio ESG3 e una riduzione del 30% dell'intensità di carbonio . E abbiamo trovato che questi vantaggi non comportano cambiamenti radicali delle caratteristiche del portafoglio.

Nel caso delle azioni globali, la ricerca mostra che, rispetto all’indice settoriale tradizionale, gli indici settoriali ESG offrono:

1.    Un beta molto simile
La differenza di beta di un settore ESG rispetto al suo indice di riferimento è trascurabile (vicina allo 0%) e il differenziale di performance tra un'allocazione settoriale ESG e non ESG è anch'esso limitato.

2.    Alto grado di diversificazione1
I settori ESG detengono in media 108 titoli - il 23% in meno rispetto ai settori dell'MSCI World2, ad esempio.  Nonostante questa riduzione, i settori ESG offrono ancora livelli di diversificazione interessanti rispetto alla detenzione di un numero ridotto di singoli titoli.

3.    Tracking error limitato
Complessivamente, il tracking error a 1 anno è in media del 2,8% e varia da un massimo del 6,3% nell'Energia, inaspettatamente, a un minimo nei settori Finanziario, Sanitario e dei Beni di consumo (rispettivamente 1,5%, 1,2% e 1,4%)2.

4.    Alta correlazione dei rendimenti 
Il profilo rischio-rendimento di un'allocazione settoriale ESG è molto simile a quello di un'allocazione non ESG. In media, la correlazione dei rendimenti tra i settori ESG e il rispettivo indice di riferimento è del 99%2.


Strumenti validi per gestire il rischio e incrementare la diversificazione del portafoglio 

I settori ESG hanno caratteristiche molto simili ai settori tradizionali, ma consentono di migliorare significativamente il rating ESG e l’intensità di carbonio.

Possono esserci delle differenze di rendimento tra un approccio settoriale tradizionale e una strategia settoriale ESG, tuttavia, a nostro giudizio tali divergenze sono relativamente limitate in considerazione dei vantaggi di un approccio ESG. 

A nostro avviso, i settori ESG possono quindi essere utili per gestire il rischio e incrementare la diversificazione1 del portafoglio. Passando da un approccio tradizionale a un approccio settoriale ESG, gli investitori possono conservare le caratteristiche di rischio/rendimento dell’investimento, migliorando significativamente il punteggio ESG e l’impronta carbonica. L’approccio settoriale ESG rimane inoltre ben allineato per quanto riguarda diversificazione1 e rappresentatività.
 

1.La diversificazione non garantisce un profitto né protegge da perdite
2. Fonte: Bloomberg, Amundi. Dati al 31/10/2022. I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri.
3. Fonte: Bloomberg, Amundi 31/05/2023
4. Fonte: Bloomberg, Amundi 31/05/2023, Scope 1 +Scope 2 / EVIC


RISCHI

L'investimento negli ETF sopra elencati comporta un certo grado di rischio, compresi, ma non solo, i rischi indicati di seguito. Per informazioni complete sui rischi connessi a un investimento in tali ETF, si prega di fare riferimento alla sezione dedicata alle "avvertenze sui rischi" dei Prospetti e ai Documenti contenenti le informazioni chiave per gli investitori ("KIID"), entrambi disponibili sui nostri siti web www.amundietf.com. I potenziali investitori devono valutare i rischi descritti di seguito nonché nel documento contenente le informazioni chiave per gli investitori ("KIID") e nel Prospetto informativo disponibili sul nostro sito web www.amundietf.com.
RISCHIO DI PERDITA IN CAPITALE - Gli ETF sono strumenti di replica. Il loro profilo di rischio è simile a quello di un investimento diretto nell'indice sottostante. Il capitale è interamente esposto a rischio e gli investitori potrebbero non recuperare l'importo inizialmente investito.
RISCHIO CONNESSO AL SOTTOSTANTE - L'indice sottostante di un ETF può essere complesso e volatile. A titolo di esempio, gli ETF con un'esposizione ai mercati emergenti presentano un rischio di potenziali perdite più elevato rispetto a un investimento nei mercati sviluppati, poiché essi sono soggetti a numerosi rischi imprevedibili relativi ai mercati emergenti.
RISCHIO DI REPLICA - Gli obiettivi del fondo potrebbero non essere conseguiti a causa di eventi imprevisti nei mercati sottostanti, i quali inciderebbero sul calcolo dell'indice e sulla replica operativa del fondo.
RISCHIO DI CONTROPARTE - Gli investitori sono esposti ai rischi derivanti dall'utilizzo di uno swap OTC (over-the-counter) o del prestito titoli con la/e rispettiva/e controparte/i. Le controparti sono istituti di credito il cui nome è riportato nei siti web del fondo amundietf.com. Conformemente alla normativa UCITS, l'esposizione alla controparte non può superare il 10% del patrimonio complessivo del fondo.
RISCHIO DI CAMBIO - Un ETF potrebbe essere esposto al rischio di cambio qualora sia denominato in una valuta diversa da quella dei componenti dell'indice sottostante che sta replicando. Le fluttuazioni dei tassi di cambio possono dunque avere un impatto negativo così come positivo sulla performance.
RISCHIO DI LIQUIDITÀ - I mercati ai quali è esposto l'ETF possono presentare un rischio. Il prezzo e il valore degli investimenti sono legati al rischio di liquidità delle componenti dell'indice sottostante. Gli investimenti sono soggetti a rialzi e ribassi. In aggiunta, sul mercato secondario la liquidità è fornita da market maker operanti sulle borse valori su cui è quotato l'ETF. In borsa, la liquidità può essere limitata a causa di una sospensione del mercato sottostante rappresentato dall'indice sottostante replicato dall'ETF, di un errore nei sistemi di una borsa valori o di altri operatori di mercato, oppure di una situazione di mercato o evento anomalo in fase di contrattazione.
RISCHIO DI VOLATILITÀ - L'ETF è esposto alla volatilità dei mercati principali rappresentati nell'indice sottostante. Il valore di un ETF puó evolvere in modo rapido e imprevedibile e può evidenziare forti variazioni sia al rialzo che al ribasso.
RISCHIO DI CONCENTRAZIONE - Gli ETF tematici selezionano le azioni o le obbligazioni per il loro portafoglio a partire dall'indice di riferimento originale. Qualora le regole di selezione siano significative, ciò può comportare un portafoglio più concentrato in cui il rischio è suddiviso tra un numero minore di titoli rispetto al benchmark originale.

INFORMAZIONI IMPORTANTI 
Questa è una comunicazione di marketing. Si prega di consultare il Prospetto e il Documento contenente le Informazioni Chiave (KID) prima di prendere una decisione finale di investimento. 

Investire comporta dei rischi. I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri. I potenziali investitori devono esaminare se la natura, le caratteristiche e i rischi dell’investimento sono appropriati alla loro situazione. In caso di dubbi, consultare un consulente finanziario. Il collocamento di prodotti e servizi finanziari è sottoposto alla valutazione di appropriatezza o adeguatezza prevista dalla normativa vigente. La presente comunicazione non è rivolta alle “U.S. Person”. 

Ulteriori informazioni sugli investimenti responsabili sono disponibili al seguente indirizzo https://www.amundi.it/investitori_privati/Partner-Responsabile/Informativa-sulla-sostenibilita. La decisione di investire deve tener conto di tutte le caratteristiche e gli obiettivi del prodotto, descritti nella relativa documentazione d’offerta. 

Le informazioni ivi contenute sono aggiornate al mese di luglio 2023. 

Questa comunicazione è stata redatta sulla base di fonti considerate affidabili alla data di redazione. Le opinioni, le informazioni ed i dati in essa contenuti possono essere modificati e aggiornati in qualsiasi momento, senza preavviso e a discrezione di Amundi. 

È vietato copiare, riprodurre, tradurre, modificare e distribuire la presente comunicazione salvo previa autorizzazione scritta di Amundi. 
 



Condividi

Twitter

LinkedIn

Email