2023: È tempo di ripensare le vecchie convinzioni sugli investimenti?


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Questa è una comunicazione di marketing. Si prega di consultare il Prospetto e il KID prima di prendere una decisione finale di investimento.

Retail Mag IT - Viste le difficoltà del 2022, rimettere in discussione ciò che abbiamo dato per certo potrebbe aiutarci a cogliere meglio le opportunità future.


Viste le difficoltà del 2022, rimettere in discussione ciò che abbiamo dato per certo potrebbe aiutarci a cogliere meglio le opportunità future.

Dopo decenni positivi per i mercati azionari, nel 2022 questi hanno subito un brutto colpo. Proprio quando l'economia globale sembrava aver ritrovato il suo equilibrio post-pandemia, il 2022 si è inaspettatamente trasformato in un annus horribilis. L'inflazione era già inevitabilmente in aumento, a causa delle spese dei governi a contrasto del Covid, ma l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia ha portato ad un’impennata, mandando in tilt i mercati azionari e obbligazionari globali. I prezzi dell'energia e dei generi alimentari sono saliti alle stelle, costringendo le banche centrali ad accelerare il ritmo degli aumenti dei tassi di interesse. Gli investitori non hanno più avuto posti in cui nascondersi.

Naturalmente, avere delle battute d'arresto è possibile negli investimenti a lungo termine. È il modo in cui si reagisce che può, talvolta, incidere sull'andamento futuro degli investimenti. Ad esempio, un investitore spaventato da un anno negativo potrebbe passare a un conto di risparmio a basso rendimento, perdendo una serie di guadagni a lungo termine, potenzialmente anche ingenti, sui mercati azionari. Quindi, anche se siamo tutti d'accordo che c'è del vero nel vecchio adagio "se vuoi accumulare devi correre dei rischi", è importante trovare il giusto equilibrio tra rischi e rendimenti potenziali. Ci sono molti fattori da considerare, come la fase della vita in cui ci si trova, la dimensione del proprio portafoglio e le proprie preferenze, in particolare relativamente al rischio, quando si sceglie di investire in soluzioni diverse dal tradizionale e familiare conto di risparmio. 

Consideriamo quindi come alcune delle "verità" di lungo corso in materia di investimenti hanno resistito nel 2022, e se potrebbero doversi evolvere per rimanere attuali in futuro....


1. “Il portafoglio 60/40 funziona sempre”

​​​​​​​Detenere il 60% di un portafoglio bilanciato in azioni e il 40% in obbligazioni è una strategia largamente diffusa da decenni, perché combina il potenziale di crescita delle azioni con la relativa sicurezza delle obbligazioni. E ha dato buoni risultati agli investitori il più delle volte, producendo rendimenti positivi in 35 degli ultimi 42 anni, secondo una recente ricerca1. Ma il portafoglio 60/40 ha subito un duro colpo nel 2022, con un calo sia delle azioni che delle obbligazioni dovuto ai timori che l'aumento di inflazione e tassi possa innescare una recessione globale. Questo rende il modello 60/40 obsoleto?

Considerati i risultati storici dell'approccio 60/40 e il fatto che nel 2022 si sono verificate circostanze molto insolite, riteniamo che ci siano validi motivi per mantenere, anziché perdere, la fiducia. Nel 2023 in effetti, il portafoglio 60/40 sembra sia già in fase di ripresa: al 31 marzo è in rialzo di oltre il 5% anno su anno2. Tuttavia, è necessario prestare attenzione allo stile delle azioni in un portafoglio di questo tipo. Ad esempio, pur mantenendo una ponderazione del 60% sulle azioni, potrebbe essere utile orientare una parte del portafoglio verso i cosiddetti titoli "di qualità" o che pagano dividendi per limitare i rischi di ribasso. Mentre i primi sono tipicamente costituiti da società con modelli aziendali resilienti e margini di profitto elevati, i secondi potrebbero incrementare i rendimenti degli investitori in tempi di inflazione elevata, quando l'attenzione dovrebbe essere rivolta ai rendimenti reali. Si potrebbero inoltre privilegiare i settori tradizionalmente più resistenti, come le aziende del settore alimentare e delle bevande o i servizi di pubblica utilità, perché producono beni di cui la gente avrà sempre bisogno, riducendo al contempo l'esposizione a settori come l'informatica, le cui valutazioni sono orientate verso le proiezioni di crescita degli utili futuri - di cui si parlerà più avanti. Inoltre, vista l'imminente decelerazione dell'economia, potrebbe essere utile includere nei portafogli aziende difensive a prezzi interessanti e stare alla larga dai costosi nomi ciclici che sono già saliti così tanto nel 2023. Quando il rallentamento dell'economia sarà passato, i ciclici torneranno in auge.


​​​​​​​2. "Le obbligazioni tornano in auge come fonte di diversificazione3"

Gli investitori dovrebbero esplorare le obbligazioni, in particolare quelle a breve termine, per dare stabilità ai loro portafogli in un momento di inasprimento delle condizioni finanziarie sui mercati e degli standard di prestito nell'economia. D'altro canto, gli asset di protezione dall'inflazione e il credito societario di alta qualità nei mercati sviluppati ed emergenti potrebbero offrire rendimento  supplementare. Ma avendo cura di evitare i segmenti ad alta leva finanziaria e di bassa qualità.


3. “Nel lungo periodo, gli investimenti value performano meglio dei growth"

Fino all'anno scorso, secondo alcuni investitori, l'approccio value era ormai superato. Durante l'era del "denaro facile", caratterizzata da tassi d'interesse bassissimi, il gowth era di gran moda: si investiva in titoli gowth relativamente costosi, soprattutto in settori come l'IT, ipotizzando che gli utili di tali aziende sarebbero aumentati ulteriormente. Tuttavia, l'aumento dei tassi di interesse ha reso molto più difficile giustificare le loro valutazioni elevate. Il value investing è quindi tornato prepotentemente in auge. Questo, insieme alle nostre aspettative di un lieve aumento dei rendimenti, dovrebbe avere un effetto positivo sui titoli value.

Investire in azioni value significa in genere trovare e detenere società sottovalutate ma solide, con una storia di crescita costante degli utili e, spesso, con una storia di pagamento di dividendi. La pazienza è una virtù quando con questo tipo di azioni. Possono semplicemente essere sfavorite temporaneamente, quando gli investitori cercano una crescita più elevata altrove, ma possono non essere amate per periodi più lunghi, per poi tornare in auge quando gli investitori riscoprono il fascino di società ben valorizzate, redditizie e resilienti. Oggi le opportunità nel value si possono trovare in diversi settori, in particolare quelli che sono in grado di resistere meglio alle attuali condizioni di mercato, come l'energia, i titoli finanziari e i servizi di pubblica utilità.  

Tuttavia, alla luce del rallentamento della crescita economica, è opportuno combinare gli investimenti value con i quality, orientandosi su aziende con margini di profitto stabili.

Se l'investimento value ti attira, ma preferisci lasciare il lavoro di ricerca ai professionisti, è disponibile una buona gamma di ETF value sui mercati azionari globali e dei singoli Paesi.


4. "I mercati emergenti come pilastro fondamentale"

In un momento di rallentamento della crescita economica nei paesi sviluppati, vediamo prospettive solide per i mercati emergenti4. La regione è caratterizzata da un forte consumo interno e da un potenziale di esportazione. Inoltre, le valutazioni interessanti e il miglioramento del profilo degli utili sottolineano la necessità di esplorare il mondo divergente dei mercati emergenti. Di conseguenza, le opportunità offerte dai titoli azionari emergenti sono abbondanti. Tuttavia, la regione è molto frammentata e in una prospettiva di medio termine privilegiamo paesi come la Cina e l'India. La Cina dovrebbe continuare a beneficiare della riapertura economica in un momento in cui la crescita del mondo sviluppato fatica a tenere il passo. Sebbene le attuali valutazioni dell'India possano rappresentare un problema, il Paese presenta un forte potenziale grazie alla sua enorme classe media e rimane un grande Paese emergente in forte crescita. Potrebbe quindi avere senso includere attivi emergenti per ottenere un reddito aggiuntivo e diversificare i portafogli. 


5. “Investire nell’oro come copertura contro l'inflazione"

Molti investitori vedono nell'oro una riserva di valore in tempi difficili e una forma di protezione contro l'inflazione. Gli investitori tendono a cercare il "metallo giallo" nei momenti di volatilità, soprattutto quando l'inflazione è in aumento e i tassi di interesse non hanno ancora iniziato a salire. Questo spiega almeno in parte la buona performance dell'oro nel primo trimestre del 2022 e i suoi risultati altalenanti in seguito.

Ma ci sono altri fattori da tenere in considerazione, soprattutto ora che siamo usciti dall'era del denaro facile. A differenza di molti altri investimenti, l'oro non genera alcun profitto. Il suo status di "bene rifugio" può avere una certa attrattiva quando il costo dei prestiti è prossimo o inferiore allo zero, ma quando le obbligazioni o i conti di risparmio rendono anche solo il 2%-4%, il mancato investimento in questi strumenti rappresenta un reddito perso. C'è anche il rischio valutario: la resilienza dell'oro è in gran parte dovuta alla forza del dollaro USA5. Quest'anno vediamo un indebolimento del dollaro a causa del rallentamento della crescita economica negli Stati Uniti e del rallentamento dei rialzi dei tassi d'interesse da parte della Fed. Entrambi questi fattori, insieme al potenziale di stress derivante dai rischi per la stabilità finanziaria e la crescita economica, dovrebbero sostenere il metallo giallo.

L'oro potrebbe quindi svolgere il ruolo di diversificatore3 di portafoglio e riserva di valore. 


​​​​​​​Questa volta probabilmente non è diverso

Tutto sommato, molte delle vecchie convinzioni sugli investimenti sono ancora valide, anche dopo un anno come il 2022, anche se potrebbero aver bisogno di una messa a punto per essere aggiornate. Troppe decisioni di investimento sbagliate sono state prese nel corso degli anni sulla base del "questa volta è diverso", quando invece, che ci piaccia o no, sono ancora validi gli stessi principi di base che sono stati utili agli investitori nel corso degli anni. Fortunatamente, al giorno d'oggi esistono alcuni nuovi prodotti d'investimento che, se utilizzati in modo appropriato, possono aiutare gli investitori a trarre vantaggio dalle convinzioni collaudate in un contesto d'investimento in continua evoluzione.​​​​​​​

Magazine ETF Market
​​​​​​​​​​​​​Scopri tutti gli articoli in questa edizione di "ETF Market", il magazine di Amundi dedicato al mondo degli ETF.

1. Fonte: www.cnbc.com/2022/11/02/op-ed-dont-reject-the-60/40-portfolio-embrace-it.html

2. Fonte: Analisi dell'Istituto Amundi su dati Bloomberg. 2023 si riferisce alla performance YTD, con dati al 31 marzo 2023. Il portafoglio bilanciato USA è composto per il 60% dall'indice S&P 500 in USD e per il 40% dall'indice Bloomberg US Aggregate Bond. Gli indici sono senza commissioni e senza imposte. Le performance passate non sono garanzia di risultati futuri.

3. La diversificazione non garantisce un profitto né protegge da perdite. 

4.Un portafoglio che presenta un’esposizione a titoli di Mercati emergenti può evidenziare una volatilità maggiore di un portafoglio con una più ampia diversifificazione. Gli investitori devono essere consapevoli dei maggiori rischi del mercato azionario (ad es. flflessione improvvisa e sostanziale a seguito di cambiamenti nella situazione fifinanziaria di una società e nelle condizioni complessive dei mercati e dell’economia) che un investimento in azioni in determinati settori/temi può comportare. 

5. Fonte: World Gold Council


Le opinioni, le stime, le previsioni, le proiezioni e i rendiconti delle tendenze dei mercati finanziari si basano sulle condizioni di mercato alla data della pubblicazione e sono soggetti a modifiche senza preavviso. Non vi è alcuna garanzia che saranno rispettate. Tali previsioni non costituiscono un indicatore affidabile dei risultati futuri.

Si prega di notare che il capitale è a rischio. Il tuo capitale è completamente a rischio e potresti non recuperare l'importo inizialmente investito. Non vi è una garanzia di rendimento positivo o di restituzione del capitale iniziale.



RISCHI
È importante che i potenziali investitori valutino i rischi descritti di seguito e nel Key Investor Document ("KID") del fondo e nel Prospetto disponibile sul nostro sito www.amundietf.com.
RISCHIO DI PERDITA IN CAPITALE - Gli ETF sono strumenti di replica. Il loro profilo di rischio è simile a quello di un investimento diretto nell'indice sottostante. Il capitale è interamente esposto a rischio e gli investitori potrebbero non recuperare l'importo inizialmente investito.

RISCHIO CONNESSO AL SOTTOSTANTE - L'indice sottostante di un ETF può essere complesso e volatile. A titolo di esempio, gli ETF con un'esposizione ai mercati emergenti presentano un rischio di potenziali perdite più elevato rispetto a un investimento nei mercati sviluppati, poiché essi sono soggetti a numerosi rischi imprevedibili relativi ai mercati emergenti.
RISCHIO DI REPLICA - Gli obiettivi del fondo potrebbero non essere conseguiti a causa di eventi inattesi nei mercati sottostanti, i quali inciderebbero sul calcolo dell'indice e sulla replica operativa del fondo. 
RISCHIO DI CONTROPARTE - Gli investitori sono esposti ai rischi derivanti dal
l'utilizzo di uno swap OTC (over-the-counter) o del prestito titoli con la/e rispettiva/e controparte/i. Le controparti sono istituti di credito il cui nome è riportato nel sito web del fondo amundietf.com. Conformemente alla normativa UCITS, l'esposizione alla controparte non può superare il 10% del patrimonio complessivo del fondo.
RISCHIO DI CAMBIO - Un ETF potrebbe essere esposto al rischio di cambio qualora sia denominato in una valuta diversa da quella dei componenti dell'indice sottostante che sta replicando. Le fluttuazioni dei tassi di cambio possono dunque avere un impatto negativo o positivo sulla performance.
RISCHIO DI LIQUIDITÀ - I mercati ai quali è esposto l'ETF possono presentare un rischio. Il prezzo e il valore degli investimenti sono legati al rischio di liquidità delle componenti dell'indice sottostante. Gli investimenti sono soggetti a rialzi e ribassi. In aggiunta, sul mercato secondario la liquidità è fornita da market maker operanti sulle borse valori su cui è quotato l'ETF. In borsa, la liquidità può essere limitata a causa di una sospensione del mercato sottostante rappresentato dall'indice sottostante replicato dall'ETF, di un errore nei sistemi di una borsa valori o di altri operatori di mercato, oppure di una situazione di mercato o evento anomalo in fase di contrattazione.
RISCHIO DI VOLATILITÀ - L'ETF è esposto alla volatilità dei mercati principali rappresentati nell’indice sottostante. Il valore di un ETF può cambiare in modo rapido e imprevedibile e può potenzialmente registrare forti variazioni sia al rialzo che al ribasso.
RISCHIO DI CONCENTRAZIONE - Gli ETF tematici selezionano le azioni o le obbligazioni per il loro portafoglio a partire dall'indice di riferimento originale. Nel caso in cui le regole di selezione siano severe, ciò può portare a
un portafoglio più concentrato in cui il rischio è distribuito su un numero inferiore di titoli rispetto al benchmark originale.

Questa è una comunicazione di marketing. 
Si prega di consultare il Prospetto e il KID prima di prendere una decisione finale di investimento. 


Le informazioni contenute nel presente documento non sono destinate alla distribuzione e non costituiscono un'offerta di vendita o una sollecitazione di un'offerta di acquisto di titoli o servizi negli Stati Uniti, o in nessuno dei loro territori o possedimenti soggetti alla loro giurisdizione, a o a beneficio di qualsiasi US Person (come definita nel Prospetto dei Fondi o nella sezione dedicata alle menzioni legali su www.amundi.com e www.amundietf.com). I Fondi non sono stati registrati negli Stati Uniti ai sensi dell'Investment Company Act del 1940 e le quote/azioni dei Fondi non sono registrate negli Stati Uniti ai sensi del Securities Act del 1933.
Questo materiale rispecchia il punto di vista e le opinioni dei suoi singoli autori a questa data e non rappresenta in alcun modo la posizione ufficiale o un consiglio di alcun tipo degli autori o di Amundi Asset Management o di una delle sue controllate. Pertanto non comporta la responsabilità di Amundi Asset Management o di una delle sue controllate o dei suoi collaboratori o dipendenti. La presente ricerca non costituisce un'offerta di vendita o una sollecitazione di un'offerta di acquisto di titoli nelle giurisdizioni in cui tale offerta o sollecitazione sarebbe illegale. Si dichiara esplicitamente che questo documento non è stato predisposto in ottemperanza ai requisiti normativi che mirano a promuovere un'analisi finanziaria indipendente. Non costituisce una raccomandazione personale né tiene conto dei particolari obiettivi di investimento, della situazione finanziaria o delle esigenze dei singoli clienti. Né Amundi Asset Management né alcuna delle sue controllate si assumono la responsabilità, diretta o indiretta, che può derivare dall'utilizzo delle informazioni contenute nel presente documento o da qualsiasi decisione presa sulla base delle informazioni contenute nel presente documento. I clienti dovrebbero valutare se le opinioni e le raccomandazioni contenute in questa ricerca siano adatte alla propria situazione specifica e, se del caso, chiedere una consulenza professionale, compresa quella fiscale. I nostri venditori, trader e altri professionisti potrebbero fornire commenti di mercato orali o scritti o strategie di trading ai nostri clienti e ai principali trading desk, che riflettono opinioni contrarie a quelle espresse in questa ricerca. La nostra divisione di gestione patrimoniale, i principali desk di trading e i nostri team di gestione possono prendere decisioni di investimento non in linea con le raccomandazioni o le opinioni espresse in questa ricerca.

Il presente documento è di natura commerciale. I fondi descritti in questo documento (i "Fondi”) potrebbero non essere disponibili per tutti gli investitori e potrebbero non essere registrati per la distribuzione al pubblico presso le autorità competenti in tutti i paesi. Ciascun investitore è tenuto ad assicurarsi di essere autorizzato a sottoscrivere o a investire in questo prodotto. Prima di investire nel prodotto, si consiglia agli investitori di avvalersi di una consulenza finanziaria, fiscale, contabile e legale indipendente. 
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I Fondi sono ETF UCITS di Amundi. I Fondi possono essere denominati "Amundi ETF" o "Lyxor ETF". Amundi ETF designa l'attività ETF di Amundi. 

Gli ETF UCITS di Amundi sono fondi indicizzati a gestione passiva. I Fondi sono fondi aperti di diritto francese, lussemburghese o irlandese, approvati rispettivamente dall'Autorité des Marchés Financiers in Francia, dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier in Lussemburgo o dalla Banca Centrale d'Irlanda e autorizzati a commercializzare le proprie quote o azioni in diversi paesi europei  (i "Paesi di commercializzazione") ai sensi dell'articolo 93 della Direttiva 2009/65/CE. 

I Fondi possono essere Fonds Communs de Placement (FCP) francesi o comparti delle seguenti strutture multicomparto:

Per Amundi ETF: 
- Amundi Index Solutions, SICAV di diritto lussemburghese, RCS B206810, con sede al n.5, allée Scheffer, L-2520, e gestita da Amundi Luxembourg S.A. 
- Amundi ETF ICAV: ICAV di diritto irlandese autorizzata alla pubblica distribuzione dalla Banca Centrale d'Irlanda. La società di gestione della ICAV è Amundi Ireland Limited, 1 George's Quay Plaza, George's Quay, Dublino 2, D02 V002, Irlanda. Amundi Ireland Limited è autorizzata e regolamentata dalla Banca Centrale d'Irlanda.

Per Lyxor ETF: 
- Multi Units France, SICAV di diritto francese, RCS 441 298 163, con sede al n. 91-93, boulevard Pasteur, 75015 Parigi, Francia, gestita da Amundi Asset Management. 
- Multi Units Luxembourg, RCS B115129, e Lyxor Index Fund, RCS B117500, entrambe SICAV lussemburghesi con sede al 9, rue de Bitbourg, L-1273 Lussemburgo, e gestite da Amundi Asset Management. 
- Lyxor SICAV, SICAV di diritto lussemburghese, RCS B140772, con sede al n. 5, Allée Scheffer, L-2520 Lussemburgo, gestita da Amundi Luxembourg S.A. 

Prima della sottoscrizione, il potenziale investitore è tenuto a leggere la documentazione d’offerta (KID e Prospetto) dei Fondi. Il Prospetto in francese per gli ETF UCITS domiciliati in Francia, e in inglese per gli ETF UCITS domiciliati in Lussemburgo e gli ETF UCITS domiciliati in Irlanda, e il KID nelle lingue locali dei Paesi di commercializzazione sono disponibili gratuitamente sui siti www.amundi.com, www.amundi.ie o www.amundietf.com
Sono inoltre disponibili presso la sede di Amundi Luxembourg S.A. (in qualità di società di gestione di Amundi Index Solutions e Lyxor SICAV), o presso la sede di Amundi Asset Management (in qualità di società di gestione di Amundi ETF French FCPs, Multi Units Luxembourg, Multi Units France e Lyxor Index Fund), o presso la sede di Amundi Ireland Limited (in qualità di società di gestione di Amundi ETF ICAV). Per ulteriori informazioni relative alle borse valori in cui è quotato l'ETF, si prega di fare riferimento alla pagina Web del fondo sul sito amundietf.it.

L'investimento in un Fondo comporta un notevole grado di rischio (i rischi sono descritti in dettaglio nel KID e nel Prospetto informativo). Le performance passate non sono indicative di risultati futuri.

Il rendimento dell'investimento e il valore del capitale di un investimento in Fondi o altri prodotti d'investimento possono oscillare al rialzo o al ribasso e possono comportare la perdita dell'importo originariamente investito. Si invitano tutti gli investitori a rivolgersi a un consulente professionale prima di qualsiasi decisione d'investimento al fine di determinare i rischi associati all'investimento e la sua idoneità.

È responsabilità dell'investitore assicurarsi che l'investimento sia conforme alla legislazione pertinente e adatto ai suoi obiettivi di investimento e alla sua situazione patrimoniale (comprese le considerazioni fiscali). 

Si precisa che le società di gestione dei Fondi hanno facoltà di rinunciare alle disposizioni prese per la commercializzazione di azioni/quote del Fondo in uno Stato membro dell'UE rispetto al quale abbia effettuato una notifica. 

I diritti e i meccanismi di ricorso collettivo degli investitori sono riportati in sintesi in inglese nella pagina sulla regolamentazione consultabile all'indirizzo https://about.amundi.com/Metanav-Footer/Footer/Quick-Links/Legal-documentation in relazione agli Amundi ETF. 

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Gli investitori devono acquistare e vendere le quote sul mercato secondario tramite un intermediario (ad es. un broker) e tale operazione può essere soggetta a commissioni. Inoltre, gli investitori possono pagare un prezzo superiore rispetto al NAV corrente al momento dell'acquisto di quote o ricevere un importo inferiore al momento della vendita di quote. 

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